I mitocondri sono le centrali energetiche di ogni organismo vivente. Essi adempiono inoltre altre funzioni essenziali per la cellula. I compiti di questi organelli sono molteplici e altrettanto variegata è anche l’esigenza di una diagnostica specifica così come di una terapia successiva.
Malattie neurologiche, metaboliche, cardiache e oncologiche sono sempre più spesso associate a una disfunzione dei mitocondri. Soprattutto i tessuti che necessitano di energia in modo considerevole, come il sistema nervoso, il cuore e la muscolatura, richiedono un sufficiente apporto energetico da parte dei mitocondri.
Il metabolismo mitocondriale è responsabile non solo del passaggio tra l’assimilazione di carboidrati e quella di grassi, ma è anche coinvolto nell’apoptosi e nella sintesi degli ormoni steroidei. Non da ultimo i mitocondri garantiscono che, al verificarsi di una carenza di glucosio, grazie al metabolismo dei chetoni, il cervello non subisca un approvvigionamento insufficiente.
Tutti questi compiti evidenziano il ruolo centrale della conformazione funzionale e strutturale dei mitocondri nell’insorgere di molte malattie e nella loro terapia.
Per la diagnostica di una disfunzione mitocondriale si applica una solida e moderna analisi funzionale dei mitocondri che si orienta allo sviluppo costante della ricerca.
Attraverso i nostri parametri mitocondriali farete la conoscenza di una nuova generazione di metodi di analisi grazie a cui è possibile non solo rilevare con sicurezza la condizione e la funzione dei mitocondri, bensì anche localizzare disfunzioni e identificare le cause.
Senza mitocondri – nessuna energia – nessuna vita
I mitocondri sono le centrali energetiche di ogni essere vivente. Si tratta di organuli cellulari di circa 1-5 μm, che si trovano in quasi tutte le cellule del corpo con densità diverse a seconda del fabbisogno energetico. Mentre le singole cellule del cuore, del fegato e del cervello possiedono ciascuna tra 2000 e 10.0000 mitocondri, gli eritrociti sono le uniche cellule che non ne hanno.
I mitocondri dispongono di una membrana esterna e di una interna (= doppia membrana), che differiscono enormemente per le loro proprietà e funzioni.
La membrana esterna liscia contiene canali costituiti da proteine che consentono lo scambio selettivo di molecole e ioni tra il citosol (fluido intracellulare) e lo spazio intermembrana.
La membrana interna è molto aperta e a ventaglio, e fornisce una superficie estremamente ampia per innumerevoli processi biochimici. Qui l’energia viene prodotta durante un processo complesso. Ciò si ottiene attraverso catene respiratorie, ognuna delle quali è composta da quattro grandi complessi proteici (I- IV) e un ulteriore complesso (V), l’ATP sintasi.
Con l’aiuto di elettroni e protoni derivati dal metabolismo energetico a monte, la sintasi ATP genera ADP in ATP consumando ossigeno. L’ATP (adenosina trifosfato) funziona come vettore di energia nelle cellule ed è indispensabile per tutti i processi vitali del corpo.
Se questo sistema non funziona più, il corpo non è più in grado di generare energia sufficiente: si verifica così un calo delle prestazioni. In media, un adulto sano converte l’ADP in ATP circa 3000 volte al giorno. In chilogrammi ciò corrisponde a circa 70 kg – tanto quanto il proprio peso corporeo!
Le conseguenze di ROS e RNS sui mitocondri
Diversi processi metabolici producono specie reattive dell’ossigeno (ROS) e specie reattive dell’azoto (RNS). In basse concentrazioni “normali” esse modulano vari processi fisiologici.
Ciò diviene problematico solo quando la produzione di ROS o RNA è troppo alta e/o le funzioni di disintossicazione antiossidante sono troppo basse. I motivi per l’aumento della formazione di radicali possono essere: elevata esposizione a tossine ambientali e metalli pesanti, assunzione di farmaci, infiammazioni croniche e stress cronico, ecc.
I radicali sono composti estremamente reattivi o ossidanti che possono favorire la formazione di intermedi tossici (ad es. perossido di idrogeno, perossinitrito, ecc.).
Un livello troppo alto di radicali comporta soprattutto un alto rischio di danni al DNA mitocondriale (mtDNA). Il mtDNA ad anello è contenuto nella matrice mitocondriale ed è altamente suscettibile ai reagenti dannosi. Inoltre, l’aumento dei radicali inibisce l’attività enzimatica (soprattutto in questo caso quella della catena respiratoria) e aumenta la permeabilità della membrana mitocondriale interna. L’aumento della permeabilità della membrana interna favorisce a sua volta il rilascio del citocromo C nel citosol, una sostanza citotossica che in ultima analisi causa l’apoptosi. Di conseguenza, il mitocondrio o la cellula non sono più disponibili per la produzione di ATP.
Questa perdita di energia porta a numerosi sintomi, spesso accompagnati da stanchezza fisica, spossatezza e svogliatezza. Le cosiddette “mitocondriopatie” possono essere sia la causa sia il fenomeno collaterale che accompagna i seguenti quadri clinici:
sindrome da affaticamento cronico (inglese: chronic fatigue syndrom, CFS)
burnout
umori depressivi
malattie neurodegenerative (morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson)
mancanza di concentrazione
sindrome metabolica (diabete, ipertensione, obesità)
disturbi cardiovascolari
La terapia di base con supplementi naturali, consiste nel migliorare la quantità o la qualità dei mitocondri e nel ridurre la respirazione non mitocondriale al livello più basso possibile. Questo si ottiene promuovendo la biogenesi dei mitocondri, aumentando la loro attività e la capacità di difesa ossidativa, e stabilizzando la membrana cellulare.